Il miglioramento: fasi e finalità
Il miglioramento deve costituire un “obiettivo strategico” di ogni Istituzione Scolastica al fine di incrementare la qualità:
- dei processi didattici della scuola;
- dei risultati scolastici degli studenti.
L’avvio della valutazione delle istituzioni scolastiche, secondo il procedimento previsto dall’art. 6 del D.P.R. n. 80/2013, costituisce un passo importante per completare il processo iniziato con l’attribuzione dell’autonomia alle istituzioni scolastiche. L’autonomia responsabilizza le scuole “nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento” e il sistema predisposto è finalizzato al “miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti”.
Autonomia, valutazione e miglioramento sono, dunque, concetti strettamente connessi. Mediante la valutazione, interna ed esterna, le scuole possono individuare gli aspetti positivi da mantenere e consolidare e gli elementi di criticità in relazione ai quali realizzare azioni di miglioramento.
L’art. 6 sopra citato prevede:
- l’autovalutazione delle istituzioni scolastiche
- la valutazione esterna;
- azioni di miglioramento;
- la rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche.
Gruppo per l’Autovalutazione (GAV) e Piano di Miglioramento (PDM)
Il gruppo per l’autovalutazione d’Istituto è costituito dal DS, dal primo collaboratore, dalla funzione strumentale POF e dal referente per la qualità e valutazione d’Istituto.
In fase valutativa è stato ampliato al Comitato Scientifico d’Istituto.
Il lavoro svolto è stato presentato, per eventuali proposte integrative, a docenti, studenti e genitori e, dopo un’ultima revisione da parte del Dirigente Scolastico, è stato proposto – quale parte del PTOF – al Collegio dei Docenti e al Consiglio d’Istituto ai sensi del comma 4 della Legge 107/2015.
Integrazione tra Piano di Miglioramento e Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Il Piano di Miglioramento si colloca su una linea di stretta correlazione e coerenza con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF triennale, essendone parte integrante e fondamentale: il PDM rappresenta la politica strategica dell’Istituzione per intraprendere un’azione di qualità, alla luce di quanto emerso dal RAV e delle azioni didattiche poste in essere dall’istituto. Dal raffronto si è stabilito di finalizzare la pianificazione e l’attuazione del miglioramento al potenziamento della qualità dei processi relativi a:
- curricolo, progettazione e valutazione (Rielaborazione del curricolo verticale d’istituto, predisposizione ed utilizzo generalizzato di prove parallele in entrata, in itinere ed in uscita, condivisione e utilizzo di criteri di valutazione omogenei);
- orientamento strategico e organizzazione della scuola (Adeguamento del sistema di monitoraggio alle finalità del piano di miglioramento e del PTOF);
- sviluppo e valorizzazione delle risorse umane (Creazione di un archivio delle esigenze formative del personale docente/ATA)